Durata della colite nervosa: quando passa?

Un numero di pazienti sempre crescente nel Mondo si chiede come riconoscere la colite nervosa. Nel frattempo però sono quasi un miliardo i malati che accusano i sintomi intenti a lottare tra farmacisti e rimedi naturali, cercando di far cessare questo male.
Il nome di questa patologia è un chiaro simbolo di come questa “colitis” abbia legami con la sfera emotiva.

Trattasi quindi di un malessere fisico, ma anche mentale che degenera nei casi di instabilità emovita, ma anche in virtù di un’alimentazione errata.
Capita in questo modo che un episodio particolare nella nostra vita possa condizionare i nostri sentimenti a tal punto da coinvolgere i questa sofferenza anche gli organi interni, come appunto il colon.

La colite da stress non è quindi necessariamente una conseguenza dell’ansia accumulata, in ambito lavorativo, come nella vita privata, ma può essere il risultato di un episodio emotivo significativamente importante.
Risulta difficile pensare che il cimurro, forti dolori di stomaco o il cambiamento della consistenza delle feci possano collegarsi con un’esperienza emotiva acuta, eppure sembrerebbe proprio così e molti studi oltre oceano sembrano confermare questi assunti.

Un grave rifiuto in amore, la perdita di un affetto caro, un’acuta delusione sul piano professionale, sono tutti possibili cause dell’emergere di dolori che coinvolgono i muscoli del colon

Caratteristiche della colite nervosa
Rimedi alla colite
Il tempo di malattia
Cosa mangiare
Colite canina

Le caratteristiche di una colite da ansia

donna disperata mani viso

Il disturbo intestinale di cui si parla è diffuso in maniera capillare nelle nostre società. I ritmi frenetici e le caratteristiche dei nostri lavori, spesso ripetitivi e protratti nel tempo, fanno dei Paesi occidentali il palcoscenico ideale per la diffusione di questa malattia.

Non si può parlare certo di una coincidenza se invece nei Paesi del sol levante questo disturbo sembra essere un disturbo particolarmente raro.
Una dieta più salubre, i legami sociali più forti e una qualità della vita sostanzialmente migliore consente un accumulo inferiore di stress agli individui, a vantaggio di uno stomaco più efficiente e di una buona salute fisica, oltre che mentale.

Le caratteristiche di questo trauma intestinale sono in linea di massima le stesse:

  • infiammazioni addominali,

  • forti dolori al ventre,

  • repentino cambio della consistenza della cacca,

  • formazione di gas nell’intestino retto

I soggetti più predisposti alla colite da ansia sembrano essere i ragazzi tra i 13 e i 18 anni, oltre agli over 60. Ancora una volta si nota come possa formarsi e mostrare i tipici sintomi, associati a forti dolori proprio durante l’adolescenza ovvero quel periodo di vita particolarmente delicato dal punto di vista dell’emotività.

Anche se i segnali sono abbastanza evidenti non si può affermare con assoluta certezza come riconoscere i sintomi della colite nervosa, perchè dipendono in buona misura dalla condizione fisica e dal livello di emotività e sopportazione dello stress di ogni singolo soggetto.

Ciò nonostante, comprendere la sintomatologia e chiarire quali sono i sintomi della colitis da stress renderà meno essenziale la presenza di un farmacista nelle vicinanze.
La presenza di aria nell’intestino è un segno molto ricorrente nei pazienti colpiti da colite ansiosa.
La velocità di ingestione degli alimenti, il parlare mentre si mangia (ingoiando quindi molta aria), sono cattive abitudini nutrizionali che incidono negativamente nella creazione di anidride carbonica a livello dello stomaco e quindi nella sintomatologia tipica.

Anche il fumo della sigaretta potrebbe favorire questo processo, come anche il pericoloso passatempo di masticare Vigorsol o altre gomme da masticare. Prima di capire se i segnali fisici che notiamo su di noi siano quelli tipici di un problema al colon, dovremmo impegnarci nel cambio delle nostre errate abitudini. Escludere dalla propria dieta alimentare le bevande gassose può essere un passo importante per la salute dell’intestino e scongiurare la presenza di sostanze gassose nella pancia.

Discorso a parte poi riguarda le intolleranze che, a causa di un malfunzionamento a livello dell’organismo, impediscono di digerire le sostanze alla base di ogni alimento, incentivando l’accumulo di gas intestinali.
Il cimurro e lo stress non sono quindi gli unici nemici per la nostra pancia, ma senza grandi sforzi, esistono consigli fondamentali che rendono non solo tollerabile, ma anche curabile, quasi ogni tipo di problema al retto.

Il costo a livello medico di questo disturbo risulta molto elevato per gli Stati. Dati alla mano sale a circa 30 milioni di euro il prezzo che le nazioni del Mondo sono costrette a pagare per generare assistenza ai pazienti.

Un male che purtroppo sembra non essere inferiore per portata e costi sociali a quello di disturbi molto più “dibattuti” come diabete o forme acute di emicrania. I muscoli del colon sembrano molto sensibili da questo punto di vista, mostrandosi propensi a trasformare errati comportamenti alimentari in tipici sintomi collegati con il sistema nervoso.

Fondamentale nella cura del colon è l’aiuto continuo di un esperto gastroenterologo che possa consigliarvi cibi ed esercizi fisici che aiutano di ridurre i segnali più evidenti e quindi i forti dolori ad essi connessi.

La sindrome donna

In virtù dei dati statistici sulla popolazione colpita da colite da stress, sono moltissimi i dottori, dietologi che utilizzano questo strano epiteto per fare riferimento alla colite spastica.
Sembrerebbe infatti che il cambi ormonali e a livello di metabolismo che coinvolgono le donne che superano la soglia dei 30 anni di età, renda più facile l’emergere dei sintomi, formazione di gas intestinali inclusa.
L’importanza quindi di una dieta equilibrata da cui ridurre al minimo la presenza di cibi antiossidanti e nocivi per l’intestino retto diventano i rimedi migliori per risolvere i problemi di questo tipo.

La stessa depressione che coinvolge a volte le signore che si apprestano ai quarantanni e vedono il loro corpo cambiare in maniera così evidente, può essere una causa emotiva influente.
Una donna che guardandosi allo specchio inizia a sentire il peso degli anni e che consultandosi con la bilancia, si rende conto che anche se riduce le quantità di cibo ingerito continua ad ingrassare, vive uno stress emotivo considerevole.
Tale condizione fisica, in aggiunta ad un apparato emotivo già debole, potrebbe esasperare i sintomi di una colite, rendendola acuta e molto grave in termini di stress.
I muscoli del colon di una ragazza che ormai è cresciuta e non ha più la freschezza dell’adolescenza, si dimostrano strutturalmente più sensibili rispetto a quelli di un uomo.

Per questa ragione caratteristiche tipiche come la flatulenza e i gonfiori addominali diventano problematiche importanti per oltre l’80% delle donne che si apprestano ad entrare negli “anta”.

Le soluzioni da seguire

Come abbiamo già visto, questo disturbo, avendo vari fattori determinanti, propone diversi approcci di cura. I rimedi più gettonati interessano tre principali campi: l’alimentazione, i farmaci e le cure psicologiche.
Trattandosi di un male subdolo, a tratti misterioso, il lavoro di un gastroenterologo si fa particolarmente difficile.
La cura della colitis spastica e i rimedi ad essa associati, sembrano lasciar pensare più a una partita a scacchi che ad una classica terapia medica.

Il lavoro del medico professionista non si limita infatti solo allo studio delle caratteristiche della colite, per meglio definirne la tipologia, ma anche allo studio della conformazione dello stomaco del paziente, alla presenza di intolleranze ad alcuni cibi, all’analisi dettagliata della sua dieta.

La diagnosi di una colite non è mai cosa semplice, per questo occorre un filo diretto tra il medico e il paziente, in modo da facilitare il processo di guarigione.
L’analisi di cartelle cliniche minuziose, onde verificare la presenza di alterazioni dell’intestino aiutano e non poco il gastroenterologo a farsi un’idea più precisa sul disturbo e quindi a indicare i rimedi da seguire e i cibi da mangiare.

Strumenti come l’endoscopia digestiva risultano delle soluzioni vincenti, se accompagnate ad un piano sistematico che stabilisca quali cibi è possibile mangiare, rispettandone orari e le giuste quantità. Il trattamento di questo malessere a si risolve in un congiunto di azioni fisiche e mentali, propedeutiche ad eliminare le fonti dello stresso che hanno reso vulnerabili le mucose gastrointestinali.

L’aspetto medico che vogliamo però sottolineare riguarda però la possibilità concreta di trovare una soluzione di guarigione.
Basterà soltanto leggere in tempo la sintomatologia e analizzare tutte le caratteristiche, per tracciare una cura valida che permetta alla sofferenza intestinale di cessare per sempre, senza pericoli di ricadute.

Cibi..per la mente

Come abbiamo già ampiamente sottolineato, molti cibi o alimenti che fanno bene in un soggetto, potrebbero essere dannosi per un altro (vedi intolleranze alimentari). Questo implica che prima di tracciare una dieta precisa al paziente, sarà premura di ogni dottore rendere possibile una diagnosi preventiva, basata su una endoscopia digestiva, associata a referti clinici dettagliati che permettano di fare più chiarezza sulle condizioni di salute del colon del paziente sottoposto a terapia.

Quali ricette preferire in caso di colite e quali cibi comprare qualora si manifestasse questo disturbo diventano quindi aspetti importanti del trattamento, ma secondari rispetto al momento di diagnosi.

In linea di massima però esistono dei cibi che fanno male allo stomaco e su cui è giusto quindi fare chiarezza, onde favorire anche l’azione di prevenzione alla colite da stress.

I nemici del nostro stomaco:

  • Condimenti a base di soffritti,

  • Alimenti eccessivamente piccanti,

  • Piatti di verdure leguminose (broccoli, patate e zucchine su tutti),

  • Bevande che contengono gas.

Anche se l’approccio con rimedi naturali è sempre da preferirsi rispetto quello farmacologico, è vero anche che non bisogna sminuire il lavoro di un buon farmacista.
Combattere il cimurro, diarree impellenti e la molle consistenza delle feci che perdura già da diversi giorni può essere molto debilitante a livello fisico, ma anche psicologico, rendendo la colite ancor meno sopportabile. Patire forti dolori e spasmi addominali particolarmente acuti mettono il paziente nella condizione di trovare una soluzione immediata che faccia scomparire le fonti di dolori all’istante.
Per questo i rimedi naturali vengono in parte snobbati, anche da parte dei soggetti più attenti alla qualità del cibo e di quelli che cercano di ridurre al minimo sindacale l’apporto di medicine nel proprio organismo.

Chiariamo una volta per tutte che medicinali anti diarreici, che agiscono sul cambio della consistenza delle feci in tempi ristrettissimi, producono certamente più benefici che danni. Questo è ancora più vero se si pensa alla condizione di salute particolarmente fragile in cui verte un soggetto che ha accusato una diarrea da 2 settimane..

Danni che si ripercuotono anche a livello psichico rendendo ancora più acuta la forma di colite che ha investito il soggetto.
E’ anche vero che scegliere i giusti cibi da mangiare non può prescindere dalla pratica regolare di esercizi ginnici e dall’impegnarsi in attività locomotorie che favoriscano l’ossigenazione dei tessuti e stimolino in maniera positiva l’intero apparato intestinale.
Mens sana in corpore sano, ma anche viceversa.

Per questo molte terapie per l’ansia includono la meditazione, più che antibiotici o antispasmici, comunque indispensabili nei casi sopra indicati. Rilassare il corpo e sgombrare la mente dai pensieri negativi, che possono essere la causa dello stress emotivo di chi soffre di colite, rappresentano un grande aiuto e spesso sono la cura vincente per i problemi intestinali.
Riuscire a gestire le proprie emozioni attraverso la pratica dello yoga, si dimostra una delle ricette migliori anti colitis. Non è un caso se sono proprio i Paesi più a est quelli in cui la meditazione e lo yoga nascono e si sviluppano, diventando veri e propri cibi utilizzati per curare ogni disturbo.
Agire a livello mentale diviene un passo fondamentale per curare la colite perchè insegna ai soggetti che le soluzioni più efficaci sono tutte già presenti nel nostro organismo. Basta solo cercarle e riuscire attraverso i giusti esercizi yoga ad attivare le risposte prima mentali e poi fisiche al problema di stomaco che si vuole correggere.

Una cura alimentare fatta di meditazione, vere medicine per la nostra mente.
E’ ampiamente dimostrato come la pratica ascetica aiuti a rafforzare la consapevolezza degli individui ed aumentarne il grado di volontà, fondamentali per perseverare in una cura alimentare che prevede cambi radicali e che può diventare per certi versi traumatica nel caso di alcuni soggetti.

Cosa mangiare può essere sostanzialmente sostituita con l’espressione “cosa meditare”, senza per questo sminuire l’importanza di un’alimentazione sana, basata su cibi biologici, a ridotto contenuto di grassi saturi ed elementi ossidanti.

clessidra calcola durata

Il tempo giusto di una cura

Una domanda abbastanza ricorrente è quella che riguarda la durata della colite spastica. Le variabili che condizionano questo aspetto sono molte e cambiano a seconda del tipo di paziente.
La condizione fisica degli organi interni è importante, in quanto a seconda della loro salute, potrebbero condizionare i tempi dell’intero processo terapico.

Facile dedurre quindi che un malato che ha sempre sofferto di disturbi gastrici o nella cui famiglia si sono verificati svariati casi di stomatite abbia più difficoltà a superare il problema.
Di conseguenza organi forti e in salute riescono ad affrontare meglio lo stress a cui sono sottoposte le pareti gastriche e quindi consentono di far durare il trauma colitico molto meno.
La durata della malattia e i tempi di degenza dipendono in larga misura dalla condizione fisica generale dell’individuo, ma anche dalla capacità di sopportazione del dolore.
Un’irritazione intestinale infatti, può provocare forti dolori in una persona e molto meno in un’altra, indipendentemente dal suo grado d’intensità reale.

E’ anche questa la ragione perchè, sullo stesso piano dell’alimentazione corretta, diventa fondamentale praticare esercizi di yoga e massaggi rilassanti. Le tecniche su cui si basa l’osteopatia viscerale sembrano ritagliate su misura per questo tipo di problemi e permettono di scaricare le tensioni in tempi anche brevi. Una dieta ricca di fibre può essere tanto importante quanto dei movimenti fisici che favoriscano la circolazione negli organi interni o quanto l’abilità di sopportare gli spasmi nell’intestino retto.

Capita così che la durata della colite nervosa possa durare dieci anni o riuscire a curarla in soli due mesi e in maniera definitiva. Magari attraverso un programma intensivo personalizzato in cui alimentazione, esercizi di ginnastica e tecniche rilassanti confluiscano in un’unica terapia.
Non c’è da stupirsi pertanto se alcuni soggetti lamentano sofferenze acute da oltre 12 anni ed altri che sono riusciti a superare la sofferenza maggiore in sole 4 settimane. L’importante è affidarsi a un sistema vincente, impegnandosi affinchè il malessere cessi del tutto.

Ovvio anche che la tempestività nell’affrontare questo disturbo dello stomaco renderà più facile anche la cura. Ma non bisogna pensare alla colite come ad una patologia che ci accompagnerà sin dentro la tomba…perchè non è affatto così!

Anzi, iniziare un processo di convincimento, che ci stimoli a superare questo male, alzerà in maniera inconsapevole le nostre soglie di dolore e accorcerà i tempi di guarigione. Chiedersi quanto dura la colite spastica non ha tanto senso se non si giunge alla consapevolezza di volersi liberare per sempre di questo disturbo che condiziona negativamente la nostra vita quotidiana e le nostre relazioni affettive. La durata della colitis dipende in sostanza da noi stessi e dai consigli giusti di un professionista dell’apparato digerente.

Analogie colite canina e umana

Esistono delle similitudini tra la colite umana e quella che colpisce il miglior amico dell’uomo, anche se per ovvie ragioni strutturali, cambia sia la modalità di diagnosi che i trattamenti di cura.

Contattare un buon veterinario è già un passo importante per la cura del tuo cane. La sulfazina sembra essere un’ottima terapia, anche se l’unico neo di questa sostanza è legato al numero di volte che il cagnolino dovrebbe assumente la sostanza durante la giornata: 3, decisamente eccessivi, soprattutto nei casi dei cani di taglia piccola e dal carattere iracondo.

Anche il metronizadolo può essere considerato un antinfiammatorio utile per la cura dei cani, combattendo in tempi rapidi i microrganismi nocivi che si annidano nell’intestino del cane, lenendo l’infiammazione.

Il metronizadolo viene utilizzato con sempre maggiore frequenza dai veterinari impegnati nella terapia della colitis che colpisce i nostri fedeli amici perchè ha dimostrato effetti collaterali pari a zero, anche a dosaggi più elevati.
Per quanto riguarda la dieta che i nostri cani dovrebbero seguire, allora sì che troviamo forti analogie con la dieta anti-colite dell’uomo.

Anche nel caso dei simpatici animali infatti non potranno mancare mai le fibre dagli alimenti inseriti nelle ciotole. Che abbiano o che non abbiano un pedigree, ogni infiammazione del retto dei fedeli quadrupedi potrà essere curata.

E’ facile che un cane trascurato per lunghi periodi dal padrone o relegato in casa per cause maggiori, dopo essere stato abituato per anni ad uscire a spasso e scodinzolare felice, possa somatizzare a tal punto il dolore da ammalarsi. Un’analogia che investe anche l’uomo, spesso intento a capire come curare una colite da stress, proprio perchè colpito a livello emozionale da un trauma come un abbandono in amore o una delusione a causa di un amico.

Recuperare il rapporto con il proprio animale domestico è fondamentale per guarirlo dalla schiavitù di quel male subdolo e misterioso.
Accarezzarlo e farlo sentire importante, dandogli dei solenni colpetti con il palmo della mano, indirizzati sulla cassa toracica, è la terapia migliore, se accompagnata dall’utilizzo di farmaci appropriati.

La regola dei 3 passi

L’attività fisica diventa una risorsa fondamentale per affrontare efficacemente ogni infiammazione del colon, soprattutto quando ben pianificata e non prevede sforzi eccessivi.

La regola dei 3 passi è un ottimo sistema, semplice e risolutivo per tutti coloro i quali iniziano un percorso di trattamento per la colite spastica. Questo metodo prevede 3 uscite quotidiane della durata di 5 minuti ciascuna. Soltanto 15 minuti al giorno per prevenire e contrastare questo drammatico problema intestinale che coinvolge milioni di italiani.

La regola dei 3 passi prevede 5 minuti di passeggiata la mattina ad andatura normale. Un vero e proprio camminare come se si stesse portando a passeggio il cane. Giusto il tempo necessario per percorrere un isolato, né più né meno. Un passo regolare senza mai forzare l’andatura.

Il secondo step della regola dei 3 passi prevede un’uscita pomeridiana. Stavolta il passo sarà più veloce, dovendo invece percorrere 2 isolati nello stesso tempo, ovvero i canonici 5 minuti. Potremmo immaginare di essere in ritardo ad un appuntamento e di avere una certa fretta di raggiungere un dato luogo. Questo esercizio ci consentirà di migliorare la tonicità dei muscoli del corpo, tutto a beneficio anche del sistema immunitario.

L’ultimo passo sarà quello serale, una breve ma intensa corsetta che riattiverà il sistema sanguigno, preparandoci all’appuntuamento della cena con il giusto appetito. Soli 5 minuti di jogging per percorrere la lunghezza di 3 isolati porteranno dei benefici fisici, ma anche mentali, essenziali per curare la colite da stress.
Affidatevi anche voi alla regola dei 3 passi, i risultati non tarderanno ad arrivare, se associati ad un regime alimentare sano e leggero.

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